In effetti la apertura o la chiusura del nostro diaframma determinerà le distanze di messa a fuoco del nostro obbiettivo, cosi facendoci controllare lo sfocato del secondo piano delle nostre foto.
I valori di diaframma posso variare da f 1 f1.4 f1.8 f2 f2.8 f3.5 f4 f5.6 f8 f11 f16 f22 f32 f45 f64
Dove a valori di f più bassi corrisponde un diaframma più aperto , e valori di f più alti in digramma più chiuso.
Di soliti i range di valori di f e la quantità di lamelle contenute influenzano molto il valore dei nostri obbiettivi,
la quantità di lamelle determinano i contorni del nostro sfocato.cosi facendoci percepire i bagliori di luce più tondi.
Ora passiamo al lato pratico, oggi come soggetto abbiamo un ovetto con il suo relativo sfondo!
Nelle seguenti foto ho utilizzato un obbiettivo canon 28-105 usm con un apertura minima di F 3.5 , mi sono tenuto sempre a ISO 100 cambiando i valore di f e il tempo di scatto per avere la corretta esposizione.
Vediamo come nella prima foto il soggetto e a fuoco mentre lo sfondo e nettamente sfocato.
ISO 100, f 3.5 ,T 1/1250
Nella seconda e a fuoco il soggetto mentre lo sfondo comincia ad avere una forma più precisa e delineata.
ISO 100 , F 8, T 1/250
Mentre nella terza immagina la fotografia e completamente a fuoco.
ISO 100, F 22, T 1/30.
Vi ringrazio e spero essere stato di aiuto!
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